Cosa vuol dire Union

URR ovvero Union Riviera Rugby vuol dire un progetto di franchigia provinciale attivo ormai da anni. Un vero e proprio laboratorio che vuole essere la naturale conclusione di un percorso formativo o l’approdo per chi intenda misurarsi con sé stesso e con il mondo del rugby. Il termine Union richiama la tradizione del rugby a 15 giocatori, appunto “union” nella versione anglosassone per distinguerlo da “league”, che è rugby a 13. In più, vuol dire unione territoriale, accoglienza di giocatori che possano difendere i colori della Liguria occidentale. Per questo, in partenza, si sono scelti il bianco e l’azzurro, colori sportivi di San Remo, come sono imperiesi, invece, il nero e l’azzurro. Nasce una maglia molto tradizionale e britannica, con i colori di Bath. Bath, località termale di origine romana, un segno italiano in terra d’albione e così vicina a noi per spirito marittimo e internazionale. Un progetto sempre aperto e innovativo, non campanilistico. Utopia e verità. I giocatori della Union sono, tradizionalmente, detti i “corsari”. Con licenza, quindi. Di fare cosa, si vede in campo.  

Under 18

Con la under 18 si è già all’interno di un contesto di alto livello. Si segue di fatto il percorso che porta nella categoria seniores, su di uno spazio di tre annate sportive. Al secondo anno di categoria, compiuti i 18 anni, si può già esordire in prima squadra. Come già nella under 16 è possibile fare parte di selezioni regionali di categoria, fare esperienze anche di livello internazionale e belle trasferte.

Seniores

Ormai siamo nel mondo dei “grandi”. La Seniores della Union Riviera Rugby gioca in C1 nazionale, in un’articolazione interregionale tra Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Si confronta anche, su base amichevole, con vicine realtà francesi. È unica eredità di una tradizione ovale che nasce nel 1974 e si porta avanti da quasi cinquant’anni tra mille difficoltà. Il rugby però è cresciuto e maturo anche in Liguria occidentale, dove tra l’altro si può giocare al caldo tutto l’anno. Nella Seniores si possono sublimare i percorso rugbistici compiuto nelle giovanili, ma è anche uno spazio aperto a chi proviene da altri sport e vuole mettersi alla prova in quello che è fondamentale: il lavoro di gruppo. Ad maiora.

I tecnici

Luigi Ardoino

Terza linea nel rugby e terza linea nella vita. Non è uomo dalle mezze misure e lo sa. Da anni ha preso l’iniziativa in modo efficace per il rugby in Liguria occidentale. Pragmatico, concreto, risolutivo. Crede nel gruppo, nei valori medi delle persone, nell’essenza del rugby, praticato per anni. Per questo è da considerarsi un importante formatore. Possiede licenza federale di II livello ed è anche arbitro.

Davide Pozzati

Molto rugby della Liguria occidentale e non solo nel XXI secolo è legato alle gesta di questo elegante e potente tre quarti. Personalità dirompente, grande applicazione discorsiva, motivatore concreto. Sono alcune caratteristiche del giocatore Pozzati, non diverso dall’uomo Pozzati, non privo di interessi botanici e professionali. Una perfetta figura guida come collegamento tra spogliatoio e società. Dispone della licenza federale di II livello.

Under 16

Con la under 16 iniziano i veri propri campionati. Sono attività regionali o anche nazionali  di finale ed Elite. Quest’ultima opportunità in forza di un lungo periodo in cui Imperia Rugby è stata ai vertici della categoria regionale. Ciò vuol dire incontri con squadre di molte regioni di elevata cultura rugbistica e autentiche atmosfere da grande sfida nazionale. Under 16 vuol dire essere consci delle proprie possibilità, crescere con ottimi tecnici, prepararsi alla vita ed allo sport in ogni campo. Altresì è importante capire che si rappresenta una provincia e si è mentalmente rivolti ai più elevati traguardi, rispettando la propria dimensione fisica e mentale.

I tecnici

Giorgio Pallini

Il suo passato è rugby, il suo presente è rugby. È uno dei tanti piloni che alla fine decidono di allenare. Menti fini sotto i muscoli d’acciaio. Possiede tutte le licenze federali ed è un abile stratega.

Franco La Macchia

Per parlare di Franco La Macchia e il rugby non basterebbe una enciclopedia. Prima linea nella vita e nello sport, è un convinto assertore di uno stile di vita sobrio e sano. Allenatore di I livello FIR, è contraddistinto da una filosofia di approccio all’attività sportiva di tipo totale, quale scuola di vita. A livello tecnico è un assertore di un approccio britannico alla disciplina, in cui nulla è lasciato al caso. Profondo conoscitore della disciplina, ha già allenato ad alto livello, giungendo a guidare la squadra femminile dell’Imperia Rugby ad un quinto posto nazionale a livello Seven. Padre esemplare, lavoratore indefesso e passionale, non delude mai.