Concentramento massivo di minirugby propaganda in quel di Genova sabato 17 dicembre. Imperia Rugby in evidenza tanto con gli under 12 quanto con gli under 10. E va più che bene, perché si placca anche l’influenza, che colpisce tanti bambini in questo periodo. La massa critica di giovani atleti dell’ovale imperiese è però ampia e solida. Così i nostri piccoli si fanno valere, ammirando lo scenario curvilineo dello stadio del rugby genovese. E proprio con i genovesi se la devono vedere. Nel gironcino di ammissione alle finali ci sono gli Amatori Genova e il CUS Genova B. Clienti difficili. Però gli Amatori, a fronte di ogni aspettativa, sono travolti da undici mete. Diversa è la caratura o meglio lo spessore dei giovanissini del CUS, formati in modo più ordinato e combattivo. Confronto difficile ed impattato. E Imperia Rugby primo nel girone. Finale con i padroni di casa, temutissimi, del CUS Genova A. Però ai ragazzi dell’Imperia Rugby si insegna che nessuno parte battuto. Nello sport come nella vita. Quindi è confronto vero ed entusiasmante. Sconfitta imperiese di misura e con onore. Soddisfatti i tecnici, Franco Iannone ed Elvezio Reitano. Iannone conferma: “hanno giocato tutti, come è consueto nel rugby, stiamo facendo un lavoro in profondità e multisportivo. Abbiamo superato l’effetto di raggruppamento attorno all’ovale. I ragazzi hanno acquisito la capacità di occupare il campo, di posizionarsi e dunque di relazionarsi allo spazio”. Il tecnico Iannone è un trascinatore multisportivo, con passato di livello anche nello Judo, cosa che applica nelle tecniche di lavoro a terra per i ragazzini. La formazione viene completata da Ezio Reitano che esprime energia e fantasia, applicando dunque un secondo binario di impegno. Terminati gli impegni del 2016, si guarda a gennaio 2017 con entusiasmo.

Hanno partecipato alla trasferta

Giacomo Vianelli, Pietro Luvoni, Nora Reitano, Paolo Vissaldi, Samuele Ceccarelli, Leon Gandolfi, Erik Balestra, Ennis Pelle, Luca Morgante, Riccardo Marchini, Alessandro Arquà, Cristina Arquà, Tommaso Olivieri.

Tutti per uno uno per tutti

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