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L’orgoglio di esserci: Imperia Rugby under 12 a Monaco per il torneo di Santa Devota, una grande esperienza internazionale

Apr 4, 2018

Ancora una volta l’Imperia Rugby è stata invitata al torneo di Santa Devota di rugby under 12. Il tutto sotto l’alto patrocinio di SAS la Principessa Charlène, la quale, sportiva e sudafricana di nascita, di rugby se ne intende. E peraltro era accompagnata da SAS il Principe Alberto, il quale, di recente, è stato notato allo Stade de France per seguire la nazionale transalpina di rugby. Segno di un avvicinamento a questo sport, forse in prospettiva per i principini Jacques e Gabriella, pure presenti. Del resto, si comprende il ruolo educativo dello sport con la palla ovale.

La cerimonia di apertura di per sé valeva il viaggio: stadio superbo, normalmente calcato da giocatori di calcio che i ragazzini vedono sulle figurine: Radamel Falcao contro Cavani, Neymar o Verratti. Sembra talmente irreale che si fa fatica a comprendere che si calpesta erba vera e non un tappeto sintetico, abituati da tempo a cadere sulla dura terra battuta del noto e ferrigno “Pino Valle”.

La sfilata delle squadre è aperta dalle cornamuse dello storico Fettes College di Edimburgo, fondato nel 1870. Il torneo è aperto al mondo. Del resto, come si vedrà, la formula di gioco è foriera di più possibilità per le nazioni più giovani al rugby, senza troppe alchimie tattiche.

Gli avversari sono di tutto rispetto, in rappresentanza di tre continenti sono presenti l’Attica Springboks di Atene, (Grecia), il Club Team Khvamli di Tblisi, Georgia; Efr Abu Dhabi Emirati arabi; la Federation de Rugby delle Isole Mauritius; la Federation Monegasque Monaco; il Fettes College Edimburgh, Scozia; il MS Jemmel, Tunisia; Provence Rugby, Francia; Rc Gotics Barcelone, Spagna (o Catalogna ?); Rc Lucciana per la Corsica; Rc Servette Geneve, Svizzera;  Rc Toulon, Francia; Rk Mitava, Lettonia; Rc de Kaliningrad, Russia; Selection Suisse Romande, Svizzera.

Bellissimo e umanissimo gesto, poi, delle Loro Altezze Seressime, i quali sono scesi in campo e, incuranti del ruolo rivestito, si sono comportati da veri sportivi, capi di stato amatissimi e amici dei bambini. E hanno stretto la mano a tutti, proprio a tutti. Di solito i principi si incontrano nelle favole, ma qui è realtà.

E ora, si gioca. La formula è improntata alla velocità ed al gioco a sette giocatori. Una dimensione diversa dalla partita strutturata a dodici giocatori cui sono abituati gli imperiesi. E una formula che comunque favorisce soprattutto le realtà nazionali che di minore tradizione rugbistica, dovendo comunque giocare su velocità e ricerca degli spazi, oltre che sul piano fisico e tecnico delle fasi statiche.

L’emozione tradisce subito i piccoli amanti della palla ovale che al primo incontro, contro la selezione delle Isole Mauritius, subiscono meta dopo la prima azione. Imperia riesce a pareggiare ed a portarsi in vantaggio con due mete di Alessandro Arquà ma è presto raggiunta e superata sul fischio della sirena. Esordire con una sconfitta di misura non è mai troppo piacevole ma arriva subito la possibilità di riscatto contro i francesi del Provence. Ed è una dimostrazione di forza schiacciante per un netto 6 a 2, con mete di Alessio Faccio, Ennis Pelle, Alessandro Bocchi, Pietro Luvoni, Tommaso Olivieri ed Arquà Alessandro. Questa nota è lieta, perché Provence è stata già incontrata nella scorsa stagione ed è una importante realtà territoriale del Midi. La fiducia acquisita porta a sottovalutare il successivo incontro con la selezione regionale della Svizzera Romanda. Il calo di concentrazione e la minore determinazione conducono al tracollo, partita terminata con un passivo di 7 a 0. C’è da dire che nella squadra avversaria milita quello che sarà nominato miglior giocatore del torneo, una ragazza del 2006 che corre veloce come una gazzella. Per conto suo, Imperia gioca con un gruppo folto di 2007, al primo anno di categoria. Tutta esperienza. Neppure il tempo di abbattersi e di nuovo subito in campo contro Abu Dhabi, squadra composta da elementi francesi residenti negli Emirati arabi. Arriva pronto il riscatto con una netta vittoria per 4 a 0 con doppiette per Ennis Pelle e Alessandro Arquà. Ora il gioco inizia a farsi interessante ed i giovani imperiesi, presa confidenza con il campo, travolgono con un netto due a uno anche gli svizzeri del Geneve Servette, con mete di Luvoni e di uno scatenato Ennis Pelle. Si gioca pertanto la finale per il nono e decimo posto e gli allenatori Elvezio Reitano, Patrick Oliviero, e Alessandro Ardoino coadiuvati da Alessandro Doria Miglietta schierano in campo tutti i giocatori che hanno portato dall’Italia, affinché possano vivere questa entusiasmante avventura. La sconfitta per 3 a 0 contro i russi del Kaliningrad serve come momento di crescita sia come squadra, ma soprattutto a livello individuale. Il torneo è vinto dai tunisini del Jemmel: realtà di scuola francese, memoria coloniale recente, ma anche materializzazione di una capacità di gioco che è quella del futuro: fitness, dimensione elusiva, creatività. Imperia al decimo posto e non è poco: età media molto giovane, esperienza costruttiva in itinere, giocatori in evidenza, adattabilità, il dogma di Ezio Reitano messo in pratica con un gioco champagne. E poi la possibilità di confrontarsi non già con società cittadine, ma con selezioni di tipo regionale o nazionale e non è cosa da poco. In più, la consapevolezza che il risultato a questi livelli e/o comunque nel rugby, non sia così importante. Si è fatto il giro del mondo in una sola giornata, si lavora a livello sociale, si crea una dimensione rugbistica nella società del Ponente ligure. E di questo c’è bisogno. Molto. Arrivederci, si spera, all’anno prossimo.

1) Tommaso Olivieri, 2) Tsegà Musso, 3) Pietro Luvoni, 4) Leonardo Gandolfi, 5) Alessandro Arquà; 6) Cristina Arquà 7) Giada Mesiano 8) Valerio Goggi 9) Alessio Faccio 10) Ennis Pelle 11) Giuseppe Serrano 12) Samuele Ceccarelli, 13) Thomas Wolff 14) Filippo Cerlienco 15) Alessandro Bocchi.

Il saluto delle Loro Altezze Serenissime i Principi di Monaco

 

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